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Recensione: Il continente diviso

IL CONTINENTE DIVISO - Storia dell’Europa dal 1945 a oggi

di W. I. Hitchcock, Carocci Editore, 2003, pp. 654, Euro 45,00


Ripercorrere gli ultimi 50 anni di storia europea significa, per chi li ha vissuti sulla propria pelle, ripensare agli enormi cambiamenti, sociali, politici, ideologici, culturali che Stati fino ad allora nemici hanno intrapreso sulle rovine di un continente messo in ginocchio dalla guerra.

Winston Churchill nel settembre del 1946 non aveva dubbi sulla capacità dell’Europa di risollevarsi dalle macerie: “Se l’Europa un giorno fosse unita nella condivisione di un’eredità comune, non vi sarebbe alcun limite alla felicità, alla prosperità e alla gloria di cui potrebbero godere i suoi quattrocento milioni di abitanti”.

Le distruzioni umane e materiali provocate dalla Seconda Guerra Mondiale hanno spinto i popoli europei ad una radicale rottura con il passato per gradualmente giungere alla costruzione di una unica entità sovranazionale capace di sperimentare nuove forme di cooperazione e di democrazia che hanno permesso una stabilità e una prosperità inusuale se misurata con la plurimillenaria storia europea.

L’autore americano, docente di storia contemporanea, ha voluto interrogarsi proprio sulle ragioni di questo “miracolo” e lo fa, enucleando dagli avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi dieci lustri, 16 episodi salienti che ruotano intorno ai 4 elementi cruciali che, secondo Hitchcock, contribuiscono a spiegare le cause di questo nuovo “Rinascimento”.

Ma l’Europa, nonostante gli enormi progressi di questi ultimi 50 anni, deve ancora affrontare molti gravi problemi che, in questo libro, vengono esaminati nel loro contesto storico. Oltre alle divisioni sociali, etniche ed economiche resta il nodo politico della democrazia: abbiamo fatto l’Europa ma quanto tempo ci vorrà perchè si facciano gli europei?

 

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