Recensione: Mercenario dello sviluppo

MERCENARIO DELLO SVILUPPO

Di D. De Sillo, Memori Edizioni, 2006, pp. 203, Euro 16,00


Fin dalle elementari l’autore voleva fare il contadino: poi, crescendo, frequenta l’istituto tecnico agrario e, non soddisfatto, si iscrive alla Facoltà di Agraria della Tuscia di Viterbo. Nel frattempo colleziona insetti e va un’estate in Tanzania a trovare un amico missionario. Appena laureato, nel 2002 viene in contatto con la cooperazione e parte per il Malawi, dove rimane due anni come agronomo in un progetto di sviluppo agricolo.

Partito per aiutare persone sconosciute, in paesi lontani, De Sillo in questo diario appassionato ma al tempo stesso lucido e graffiante racconta l’esperienza che gli ha cambiato la vita: la cooperazione, un mondo variegato e contraddittorio, entusiasta e utopico, dove si incrociano sogni, entusiasmi, competetenze, e affari.

Si parte per aiutare, per capire ma anche per dimenticare. Una legione straniera della solidarietà che si confronta e scontra con inefficienza, burocrazia e interessi. Un confronto da cui spesso si esce con le ossa rotte e disillusi. Ma qualcosa rimane: pozzi, scuole, ospedali, strade.

 

 

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