Far piovere nel deserto, un miracolo o una disgrazia?

AMBIENTE

La pioggia arriva nel deserto. Per 52 giorni, nel bel mezzo dell’estate del 2010, gli scienziati sono riusciti a far piovere nel sud-est degli Emirati Arabi Uniti, a circa duecento chilometri dalla capitale Abu Dhabi. Il miracolo tecnologico dei  ricchi emiri è legato al risparmio: le nuvole inseminate costano solo 7 milioni di euro l’anno, mentre gli impianti di desalinazione dell’acqua marina ne richiedono 52. Ma gli effetti sono apprezzabili? E, soprattutto, soltanto positivi?
“Inseminare le nuvole”, come dicono gli scienziati, non è un compito facile. L’operazione consiste nell’iniettare particelle ionizzanti nell’atmosfera: di solito viene adoperato lo ioduro d’argento, parato o diffuso nell’atmosfera da aerei e cannoni. Il progetto WeatherTec degli emiri, invece, utilizza dei “lampioni” fissati a terra, che caricano elettricamente l’aria e la polvere circostanti. Le particelle cariche negativamente risalgono nell’atmosfera, trasportate dall’aria calda del deserto: quando l’umidità dell’aria raggiunge la soglia critica del 30%, le particelle favoriscono la condensa dell’acqua e provocano la pioggia. La tecnica non è nuova ed ha finora prodotto risultati altalenanti. (...)

L'articolo:
http://www.dirittodicritica.com/2011/01/07/pioggia-deserto-abu-dhabi/#

Sull'argomento:

http://gianlucagrossi.blogspot.com/2009/07/pioggia-artificiale-contro-la-sete-nel.html

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/01/06/news/la_pioggia_nel_deserto_miracolo_ad_abu_dhabi-10874523/?ref=HRERO-1

http://files.meetup.com/206948/I%20fabbricanti%20della%20pioggia.pdf

Informazione di base:

http://it.wikipedia.org/wiki/Pioggia_artificiale

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